Nuovi ingegneri per la nautica, la quinta "azienda" sarda
La quinta "azienda" della Sardegna per fatturato è la nautica. Secondo i bilanci 2022 delle imprese della filiera analizzati da Cipnes Gallura e UniOlbia, il settore genera ricavi per oltre 400 milioni di euro e crea 2.250 posti di lavoro diretti. Di conseguenza, l'economia della Sardegna è fortemente influenzata dalla nautica, una delle voci della Blue Economy.
La nautica è un settore importante perché produce barche e yacht "Made in Sardinia". Ma anche perché la Sardegna è uno dei luoghi preferiti dai superyacht, con la Costa Smeralda che si afferma come una delle principali destinazioni al mondo per questa categoria di lusso.
Perché la nautica è il settore del futuro
Per UniOlbia, la nautica è parte del suo futuro. Per due ragioni.
Primo punto: offerto dall'Università di Cagliari, nascerà a Olbia il corso di laurea triennale in Ingegneria navale.
A questo si affiancherà poi la laurea magistrale con la partnership dell'Università Federico II di Napoli. Saranno formati gli ingegneri navali, e successivamente gli yacht designer, dei quali le imprese della nautica della Sardegna hanno bisogno.
Secondo punto: istituito dall'Università di Sassari, nascerà a Olbia il Dipartimento dell'Innovazione.
Saranno studiati nuovi materiali e nuovi processi per l'industria e il turismo della nautica in Sardegna.
Questo dimostra un grande impegno delle università sarde a favore delle nuove generazioni e del territorio della Sardegna.
La nautica, duqnue, ha un futuro sostenibile. Come dimostra il report fatto dal Cipnes Gallura, in collaborazione con UniOlbia. ▶️ Qui lo studio.
Ma vediamo di entrare nei dettagli di un settore, la nautica, che presenta molti punti di forza per le nuove generazioni che sceglieranno di restare a Olbia, o di venire a Olbia, per la formazione universitaria.
Che cosa è la nautica
Per cominciare, dobbiamo definire cosa è la nautica. Ci sono molte definizioni per questo settore. I nostri suggerimenti includono una "definizione minima".
La nautica include diversi settori: l'industria (progettazione, produzione e refit di yacht), il turismo (gestione di porti turistici, noleggio e assistenza di imbarcazioni), il commercio (vendita di yacht e prodotti nautici), il divertimento (diportismo, gare veliche, sport acquatici). La nautica è una parte della Blue Economy, o Economia del mare. Tuttavia, è collegata a molti altri settori, come l'alberghiero, l'agroalimentare, il metallurgico e il legno, dai quali riceve beni e servizi e ai quali offre un mercato per questi beni e servizi.
La nautica in Italia
Secondo "La nautica in cifre", un'analisi annuale condotta da Confindustria Nautica, la nautica italiana (che include la produzione di yacht, accessori, motori e refit) ha generato ricavi per 7 miliardi 300 milioni di euro nel 2022. Le imbarcazioni da diporto e sportive, come yacht e superyacht, sono al sesto posto nella classifica dei primi 20 prodotti esportati dall'Italia dal 2000 al 2022, con una crescita del 298,7%. Questo è uno dei settori più dinamici dell'economia italiana. Sono anche il prodotto con i saldi commerciali internazionali più alti, con 3,4 miliardi.
Analisi della filiera nautica della Sardegna
In collaborazione con UniOlbia, Cipnes Gallura ha esaminato il settore della nautica della Sardegna. Per l'industria abbiamo utilizzato l'impostazione della Confindustria nautica, ma abbiamo anche preso in considerazione il turismo nautico, una voce importante in Sardegna. Per determinare il perimetro dell'analisi, abbiamo consultato i bilanci delle imprese della filiera con i codici Ateco del settore e abbiamo estratto i dati contabili con lo strumento di Atoka-Cerved.
La produzione e il refit di yacht, la gestione dei porti turistici e la vendita di prodotti nautici sono tutti componenti della filiera. Per una questione metodologica più chiara e vicina alla realtà, abbiamo scelto di esaminare solo i bilanci delle aziende con sede legale in Sardegna o con sede operativa nella nostra Isola, che conosciamo e abbiamo verificato.
Ricavi per 403 milioni
Abbiamo trovato 1885 aziende della filiera nautica, ma solo 370 avevano bilanci da analizzare: quelli delle società di capitali (Spa e Srl) che sono tenute a presentare i documenti contabili alle Camere di commercio. Quindi, abbiamo il quadro preciso del 20% delle aziende della filiera. Il restante 80% è costituito da società di persone (Snc, Sas), imprese individuali, artigiani e tutti i soggetti che non hanno l'obbligo di deposito.
Un mondo di piccolissime imprese che produce ricavi e occupazione e - come spiegato da Cna e Confartigianato - vive dall'industria ma, allo stesso tempo, fa vivere l'industria.
Nel 2022, le 370 aziende della filiera nautica della Sardegna hanno generato un totale di 403 milioni di euro di ricavi. La nautica è la quinta più grande azienda della Sardegna in termini di fatturato e arriva dopo Saras (14 miliardi di euro di petrolio), Sarlux (2 miiardi di euro di energia), Fiume Santo (927 milioni di euro di energia) e Fratelli Ibba (493 milioni di euro di grande distribuzione organizzata)
I poli di Olbia e Arbatax per la costruzione
La cantieristica ha due centri di produzione a Olbia e ad Arbatax per la costruzione di imbarcazioni. In questo segmento ci sono 141 aziende, di cui 24 hanno bilanci depositati per ricavi pari a 55 milioni e 243 lavoratori diretti, il gruppo ha un totale di 55 milioni di dollari di entrate.
Le aziende più importanti si trovano a Olbia. Il gruppo SNO, che possiede la B-Shiver del marchio Novamarine, è al primo posto con quasi 21 milioni di ricau nel 2022; segue M.Y.I, che possiede più di 15 milioni; e Tender One, che possiede il marchio G-Tender, è al quarto posto con 3,5 milioni di dollari.
L'export assorbe il 50% della produzione sarda
Dei 55 milioni di ricavi dalla costruzione, quasi la metà è destinato all'export. Malta (5,9 milioni di dollari), Isole Cayman (7,4 milioni di dollari), Francia (5,3 milioni di dollari), Emirati Arabi Uniti (2,3 milioni di dollari), Panama (2,1 milioni di dollari) e Stati Uniti (1,8 milioni di dollari) sono i principali mercati di destinazione per la produzione di yacht e gommoni "Made in Sardinia".
Refit e rimessaggio
Le imprese sarde che si occupano di refit, riparazioni e rimessaggio, l'altra voce della cantieristica, hanno 437 dipendenti diretti e generano ricavi per 65,3 milioni. In questo caso, abbiamo esaminato 59 bilanci depositati per tutte le 409 imprese del segmento. S.N.O Service di Olbia è la società più grande della Sardegna con un fatturato di 12.6 milioni di euro.
Il commercio della nautica
Il commercio di barche e prodotti della nautica, il segmento finale della filiera della nautica che abbiamo esaminato, ha un fatturato di 100 milioni e 324 dipendenti. Sono i numeri estratti da 66 bilanci di 219 aziende del segmento.
Anche in questo caso, le aziende più importanti si trovano in Gallura. SNO Yachts International di Olbia ha un fatturato di 11.4 milioni di euro.
Sardegna prima in Italia per posti barca
La Sardegna è la prima regione italiana per il numero di posti barca, con 40 mila, secondo l'aggiornamento più recente della Regione.Questa è la classifica dei comuni con il maggior numero di posti disponibili:
Il turismo nautico
Come si classifica il turismo nautico? In questo caso, abbiamo esaminato i bilanci delle società che gestiscono i porti turistici, forniscono assistenza agli yacht, trasportano passeggeri con le barche, noleggiano barche o gommoni e gestiscono assistenza agli yacht. 221 bilanci di queste società sono stati depositati su 1.116 imprese totali. È il segmento con il maggior fatturato: 172 milioni e 1.246 posti di lavoro diretti.
Tre delle cinque aziende più profittevoli si trovano nell'area tra Porto Rotondo e la Costa Smeralda. La Porto Cervo Marina, gestita dal gruppo Costa Smeralda, fattura 16.3 milioni di euro, seguita dalla Marina di Portorotondo, gestita dal gruppo Molinas, che fattura oltre 10 milioni di euro, e la quarta, la Marina di Portisco, che fattura 5.7 milioni di euro.
La Costa Smeralda e i superyacht
La Sardegna, grazie alla sua Costa Smeralda, è una delle migliori destinazioni per i superyacht in tutto il mondo. In luglio e agosto, dal 2018 al 2023, Cipnes e UniOlbia hanno condotto uno studio sulle presenze.
Secondo i dati satellitari di Marine Traffic, ci sono stati 6.682 yacht in questa zona. Sono stati 2.330 nell'estate del 2023 (luglio e agosto), un aumento del 30.7% rispetto allo stesso periodo del 2018.
306 yacht da 16 miliardi di dollari
Abbiamo verificato che 306 dei 6.682 yacht e superyacht presenti tra 2018 e 2023 avevano un valore complessivo di 16 miliardi di dollari. Per la stessa durata, abbiamo scoperto, grazie al sito Superyachtfan, che i proprietari dei yacht erano degli Stati Uniti d'America (57), del Regno Unito (28), della Russia (35) e dell'Italia (27).
L'impatto economico dei superyacht
Possiamo stimare l'impatto economico dei superyacht sul territorio riprendendo uno studio condotto da The European House-Ambrosetti per Genova for Yachting. Come specificato dai promotori, lo studio prende in considerazione "l'impatto diretto sulle marine, sui servizi e sui cantieri; l'impatto indiretto sulle filiere economiche a valle e a monte; indotto, come effetto dei consumi realizzati grazie alle retribuzioni pagate agli occupati del comparto e delle filiere attivate; catalizzato, come effetto delle spese dirette sul territorio da parte degli equipaggi e degli armatori".
Questo è il risultato della presenza di un superyacht per il territorio. Yacht di oltre 90 metri, 40.302 euro in entrate economiche per il territorio. L'impatto è di 45.154 euro per yacht tra 75 e 89 metri e di 18.843 euro tra 51 e 74 metri. Tra 36 e 50 metri, è di 6.379 euro.
La nautica come settore sostenibile
La Sardegna ha una posizione strategica nella nautica. L'Isola, situata al centro del Mediterraneo, è il luogo ideale per i flussi dei superyacht che si spostano dalla Turchia, dalla Grecia, dalla Francia (Corsica e Costa Azzurra) e dalla Spagna (Baleari).
E la Sardegna ha ancora molti margini di crescita per il settore della nautica e del turismo nautico. Ogni estate 4000 superyacht stazionano nel Mediterraneo, di cui la metà attraversa la Costa Smeralda, s
Come affermato durante la Fiera nautica di Sardegna a Porto Rotondo, la Regione Sardegna e il Cipnes Gallura credono che il Piano strategico della Zes Unica, che il Governo approverà nei prossimi mesi, dovrebbe includere la nautica come settore da "promuovere e rafforzare".
Una Zes Nautica Sardegna avrà due benefici. Con i superyacht in Costa Smeralda, la destinazione Sardegna sarà promossa a livello internazionale. E consentirà alle imprese che desiderano investire nella Zes, come la costruzione di yacht, i refit e la gestione di porti turistici, di accedere ai fondi del Pnrr.
Gli ingegneri navali e la start-up innovative
Olbia, ma in generale tutta la Sardegna, è un grande hub della nautica. E le imprese hanno manifestato di voler crescere chiedendo due cose: più ingegneri navali e più soluzioni innovative per i materiali e i processi di produzione e gestione.
Il Consorzio universitario UniOlbia - insieme ai suoi partner strategici, fra cui il Cipnes Gallura e il Comune di Olbia - si è adoperato per dare risposte concrete alle due esigenze.
Grazie alla sensibilità e alla lungimiranza delle due Università sarde, nasceranno corsi e dipartimenti strettamente legati al mondi della nautica.
Offerto dall'Università di Cagliari, dall'anno accademico 2024/2025 partirà a Olbia, nei locali ex Sep nel porto romano, il corso triennale di Ingegneria navale, il quinto in Italia. Successivamente ci sarà anche la laurea magistrale, curata da UniCa con la Federico II di Napoli.
Sempre dal prossimo anno accademico, l'Università di Sassari istituirà a Olbia il Dipartimento di Innovazione, il primo della storia della città, che fra i suoi compiti avrà quello di studiare e applicare innovazioni ai settori strategici della Sardegna, fra cui la nautica.