Olbia 10.03 °C
04 Oct 2024, 11.28 AM

Nautica settore chiave dell'Italia, ricavi a 8,3 miliardi

L'industria nautica italiana si conferma come uno dei settori strategici del Made in Italy, continuando a crescere a ritmi sostenuti e rafforzando la propria leadership a livello mondiale. Il 2023 ha segnato un nuovo record storico per il settore, con un fatturato complessivo di 8,3 miliardi di euro, che ha superato il massimo storico precedente di 6,2 miliardi del 2007, raggiunto prima della crisi finanziaria mondiale del 2008.

Questa performance eccezionale non è frutto di un evento isolato, ma rappresenta il culmine di un percorso di crescita ininterrotto negli ultimi dieci anni.

La nautica era partita dai 2,4 miliardi del 2000 ed era arrivata, in costante scesa, ai 6,2 miliardi del 2007 per poi registrare una drastica riduzione a 2,4 miliardi nel 2013, quando ha toccato il minimo storico a seguito delle crisi finanziaria del biennio 2011-2012.

Da quel momento, l'industria nautica ha registrato una ripresa continua e poderosi, con incrementi annuali che l'hanno portata al nuovo record del 2023, come documentato dallo studio di Confindustria nautica ed Edison.

Per assecondare questo progresso, servono sempre più professionisti, come gli ingegneri navali. Ed è proprio per dare una risposta a questo settore produttivo che a Olbia è nato il corso di laurea in Ingegneria navale.

Un settore in crescita continua

L’industria nautica italiana include un’ampia gamma di attività che spaziano dalla costruzione di battelli, barche a vela, yacht e superyacht, alla produzione di motori e accessori, fino alle attività di refit, rimessaggio e riparazioni. Nel 2023, il segmento trainante è stato quello della produzione di nuove unità da diporto, che ha generato un fatturato di 5 miliardi di euro. Questa produzione si suddivide in vari segmenti, ciascuno con un ruolo cruciale nell’export italiano.

I dati mostrano che l’export è stato il vero motore della crescita, con il 90% delle nuove unità da diporto destinate ai mercati internazionali, per un totale di 4,5 miliardi di euro nel 2023. Il mercato nazionale, pur importante, ha rappresentato solo il 10% della produzione, con un valore di 519 milioni di euro. Questa tendenza si è consolidata negli ultimi dieci anni: nel 2010, la percentuale di export era del 67%, mentre il mercato interno pesava per il 33%. Dal 2013, l’export ha costantemente superato il 90%, dimostrando l’elevata competitività delle imbarcazioni italiane sui mercati esteri.

Italia, leader mondiale dell'export

Nel 2023, per il secondo anno consecutivo, l’Italia si è confermata primo paese esportatore al mondo nel settore della cantieristica nautica, con un export record di 4,33 miliardi di dollari, che rappresentano il 19,3% del mercato globale. Se ci si concentra solo sui superyacht, la quota di mercato italiana sale addirittura al 26%, consolidando la posizione di leadership mondiale. Al secondo posto nella classifica mondiale delle esportazioni, troviamo i Paesi Bassi, con 4,26 miliardi di dollari di export (19%) e al terzo posto gli Stati Uniti, con 2,5 miliardi di dollari (11,1%).

Principali mercati di destinazione dell’export italiano

Nel 2023, l’export italiano si è diretto verso diversi mercati, con alcune destinazioni chiave che hanno contribuito in modo significativo alla crescita:

  • Stati Uniti: 773 milioni di euro (+1,2%)
  • Isole Cayman: 587 milioni di euro (+59,5%)
  • Francia: 421 milioni di euro (+6,5%)
  • Regno Unito: 381 milioni di euro (-7,6%)
  • Malta: 235 milioni di euro (+31,1%)
  • Isole Marshall: 226 milioni di euro (+109,45%)

I superyacht al centro del successo italiano

Il segmento dei superyacht (imbarcazioni superiori ai 24 metri) rappresenta il segmento principale dell’industria nautica italiana. Nel 2023, l’export di superyacht ha toccato i 2 miliardi di euro, confermando l’Italia come leader mondiale in questo segmento, con una quota di export del 265.

Accanto ai superyacht, altri segmenti di rilievo hanno contribuito all’export italiano: gli yacht tra 7,5 e 24 metri hanno generato 1,4 miliardi di euro, i panfili oltre i 7,5 metri hanno registrato 109 milioni di euro, mentre i gommoni e battelli hanno contribuito con 98,7 milioni di euro e le barche a vela tra 7,5 e 24 metri con 92,3 milioni di euro.

L'export del settore nautico ha visto un’impressionante crescita del +370,9% in termini nominali dal 2000, quando il valore delle esportazioni era di 850 milioni di euro, fino ai 4 miliardi di euro del 2023.

Questo ha posizionato l’industria delle imbarcazioni da diporto e sportive al quarto posto tra i settori manifatturieri italiani per crescita dell’export, superando comparti più tradizionali del Made in Italy.

Il Global Order Book 2024 conferma la leadership italiana nei superyacht

L’Italia si conferma leader mondiale nella produzione di superyacht, con un totale di 22.468 metri di yacht commissionati e 600 yacht attualmente in costruzione, secondo il Global Order Book 2024. Seguono nella classifica la Turchia con 5.838 metri e 132 yacht, e i Paesi Bassi con 4.959 metri e 80 yacht.

Le principali aziende italiane che guidano il settore sono Azimut-Benetti e Sanlorenzo, che si posizionano al primo e al secondo posto al mondo per numero di superyacht in costruzione: rispettivamente, con 167 e 132  progetti.

I principali distretti produttivi italiani

L'industria nautica italiana è distribuita su alcuni distretti produttivi chiave che concentrano gran parte dell’occupazione e del fatturato del settore. Il Polo produttivo dell’Alto Mediterraneo, che include le province di Genova, La Spezia, Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno, e il Distretto Adriatico (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino, Ancona), sono i principali. In questi distretti operano 491 imprese, che rappresentano il 52,3% del totale nazionale, impiegando oltre 13.600 addetti (pari al 69,1% dell’occupazione del settore). Queste imprese generano un fatturato complessivo di 5,3 miliardi di euro, corrispondente all’89,5% del totale dell’industria nautica italiana.

Protagonisti della nautica italiana

I principali gruppi italiani che dominano il mercato globale sono Azimut-Benetti, con sedi ad Avigliana (Torino), Savona, Viareggio (Lucca) e Livorno, Sanlorenzo, con stabilimenti a Ameglia, Viareggio, Massa e Arbatax, e il Ferretti Group, con cantieri distribuiti tra Ancona, Rimini, Forlì, La Spezia.

La nautica in Sardegna e Olbia: un motore economico cruciale

La Sardegna, con il suo polo cantieristico a Olbia e nella Gallura, rappresenta uno dei centri di eccellenza della nautica italiana, come confermato dal recente debutto alla Borsa di Novamarine.

Il settore nautico è la quinta "azienda" della Sardegna per fatturato, con un giro d’affari complessivo di 403 milioni di euro, di cui 55 milioni derivano dalla produzione. L'export della Sardegna ha toccato i 26 milioni di euro nel 2023, equivalenti a circa la metà della produzione complessiva. Il settore dà lavoro a 2.250 addetti diretti, rappresentando una risorsa fondamentale per l’economia locale.

(Foto: Sanlorenzo)