Nel 2023 la stagione turistica della Sardegna si è allungata
Altro che overtourism, sovraffollamento turistico. La Sardegna vede diminuire le presenze nel 2023.
E non è più amata soltanto a luglio e agosto. Perché l'allungamento della stagione della Sardegna non è più un sogno. È realtà. Settembre e ottobre sono già due mesi pienamente turistici. Rappresentano la "nuova" estate della Sardegna. Settembre, poi, ha superato giugno, diventando il terzo mese per presenze dopo agosto e luglio.
Lo dicono i dati storici dell'Istat sugli arrivi e le presenze, pubblicati recentemente dall'Istat e rielaborati dalla Comunicazione del consorzio UniOlbia.
Stagione più lunga dopo il Covid
UniOlbia ha analizzato i dati sul turismo in Sardegna prima e dopo il Covid, e ha voluto raffrontare periodi lunghi, non solo anno su anno, per avere un quadro più completo e meno contingente. E emerso che dopo la pandemia c'è stata la svolta: la Sardegna è amata in bassa stagione molto più di prima.
I dati delle estati 2022 e 2023
Secondo l'analisi di UniOlbia sui dati Istat*, nel periodo settembre-ottobre 2022-2023 si registra un aumento del 23% degli arrivi e del 10,7% delle presenze rispetto alla media dello stesso periodo tra il 2015 e il 2019.
In termini assoluti, la media degli arrivi nei mesi di settembre e ottobre post-Covid è di 402.000, rispetto ai 327.000 del periodo 2015-2019, mentre la media delle presenze è di 1 milione e 588 mila, contro 1 milione e 433 mila del periodo precedente.
La crescita media registrata nel periodo settembre-ottobre 2022-2023 è stata la più alta tra tutti i mesi turistici. Nei mesi di maggio-giugno, si è osservato un aumento del 10,2% negli arrivi, con 432.000 turisti, e del 2% nelle presenze, pari a 1.601.000. Nel periodo di luglio-agosto, gli arrivi sono cresciuti dell'11,3% raggiungendo 675.000, mentre le presenze hanno subito un leggero calo dello 0,7%.
Agosto è over, saturo
Dopo la pandemia, luglio e agosto (quest'ultimo mese in particolare) hanno segnato una diminuzione: segno che quel periodo è ormai saturo. Verrebbe da dire è over. Anche se non in tutta la Sardegna. Realmente, solo Olbia, la porta della Sardegna, è in overtourism: per via dei massicci e sempre crescenti arrivi al porto e all'aeroporto, delle poche strade per la Costa Smeralda, Arzachena Palau e Santa Teresa, si paralizza tutto il traffico. Ore di fila. A luglio come ad agosto.
Le temperature estive in autunno
Settembre e ottobre non sono più mesi di spalla, dunque. Complici il bel tempo, i voli aerei in più, gli hotel aperti più lungo, questi due mesi sono piena stagione. Il tempo è un fattore rilevante.
Secondo i dati Sardegna Arpa consultati da UniOlbia, le temperature minime di ottobre 2023 sono state pari a 16 gradi nelle zone costiere (1,5 gradi superiori alla media del periodo) e le massime pari a 28 gradi (4 gradi in più dello storico). Le stesse temperature sono state registrate a ottobre 2022.
Ci sono più voli fino a ottobre
Oltre che dal bel tempo, l'allungamento della stagione turistica è facilitato, o facilita, l'aumento delle rotte aree per la Sardegna e l'apertura prolungata degli hotel. Difficile stabile se siano i voli a produrre effetti sugli hotel, o viceversa: è un tema dibattuto senza, per ora, una conclusione univoca.
UniOlbia ha consultato l'orario estivo 2024 degli aeroporti di Olbia e Alghero e numerosi sono i voli che terminano il 26 ottobre, ultimo giorno della summer season.
Hotel aperti più a lungo
Anche gli hotel hanno spostato sempre più avanti la data di chiusura. Per la Costa Smeralda, ad esempio, la stagione è lunga da tempo. L'Hotel Cala di Volpe, uno dei più esclusivi e costosi al mondo, apre ai primi di aprile e chiude alla fine di ottobre, in coincidenza con la summer season dei voli.
Secondo l'analisi condotta su Booking***, il Cala di Volpe presenta date già non disponibili per settembre e ottobre 2024.
Un'Isola da 4 milioni di abitanti a settembre
Dunque una nuova estate. Una nuova Sardegna.
L'Isola, che ha 1 milione 600 mila abitanti, a settembre ha 2 milioni 400 mila abitanti in più e a ottobre 820 mila in più. Settembre è dunque un mese in cui gli abitanti della Sardegna sono 4 milioni, di fatto, e a ottobre 2 milioni mezzo.
Numeri per difetto. Perché solo la metà delle strutture ricettive - hotel, alloggi, B&B... - ha comunicato all'Istat i dati degli arrivi e delle presenze. Potenzialmente, c'è un 50% di arrivi e presenze in più.
Gli italiani scoprono i "mesi spalla"
E il merito dell'allungamento della stagione in Sardegna, altra novità, non è da attribuire solo ai turisti stranieri, un tempo protagonisti dei mesi di spalla. Il maggiore contributo per l'aumento percentuale arriva dagli italiani, fra cui quelli residenti in Sardegna, turisti nella e della loro stessa Regione.
Nel periodo settembre-ottobre del 2022-2023, c'è stata una crescita degli arrivi degli italiani del 26% sullo stesso periodo del 2015-2019 e delle presenze del 20%. In termini assoluti, 165 mila arrivi contro 131 mila del periodo pre-covid e 644 mila presenze contro 536 mila. Quindi pure gli italiani - per via dei cambiamenti demografici - amano sempre di più la Sardegna di settembre e ottobre.
Ma gli stranieri ancora i più numerosi
Tuttavia, gli stranieri restano sempre la componente maggioritaria dei mesi spalla. La media degli arrivi di stranieri di settembre-ottobre del 2022-2023 è stata di 237 mila contro 199 mila del periodo pre-Covid (+19%) e la media di presenze di 944 mila contro 897 mila (+12,7%).
Settembre sempre meglio, ottobre mai così amato
Fra i due mesi, è settembre quello con maggiori arrivi e presenze. Nel 2022, le presenze di settembre hanno superato per la prima volta quelle di giugno, diventando così il terzo mese dopo agosto e luglio.
Ma è ottobre - un mese completamente autunnale, anche con la presenza della neve nelle montagne della Sardegna - quello che è cresciuto di più.
Gli arrivi di settembre e ottobre
A settembre, gli arrivi nel periodo 2022-2023 sono aumentati del 18.7%, 564.000 in media contro 475.000 di media del periodo 2015-2019. A ottobre, gli arrivi sono aumentati addirittura del 33,5% (239.000 in media contro 179.00 di media prima del Covid).
A settembre, l'aumento degli arrivi degli italiani è stato del 23,7% (238.000 contro 192.400); quello degli stranieri del 16% (326.000 contro 283.000).
A ottobre, l'aumento degli arrivi degli italiani è stato del 30% (91.000 contro 70.000); quello degli stranieri del 35,7% (148.000 contro 109.000).
Le presenze di settembre e ottobre
Per le presenze, la media di settembre 2022-2023 è stata di 2.360.000 contro 2.222.000 (+6,2%). La media di ottobre è stata di 817.000 contro 645.000 (+26,6%).
Le presenze di italiani sono passate a settembre da 911.000 a 1.056.000 (+16%) e a ottobre da 161.000 a 230.000 (+42.8%).
Le presenze di stranieri a settembre sono passate da 1.311.000 a 1.302.000 (-0,6%) e a ottobre da 484.000 a 586.000 (+21%).
Una tendenza che si consolida nel 2024
Il cambiamento strutturale a lungo invocato - l'allungamento della stagione - è avvenuto senza annunci o proclami, e solo l'analisi dei numeri lo rende ora evidente in modo plastico. E le prospettive per il 2024 sono incoraggianti.
Secondo l'analisi condotta da UniOlbia su Google Trends**, nell'ultimo mese in Italia la ricerca su Google di "meteo ottobre sardegna" ha subito un'impennata, così come negli Stati Uniti la ricerca "sardinia weather october".
Avvertenze sui dati
Per l'Istat, le presenze sono quelle che si registrano negli esercizi alberghieri (alberghi e residenze turtistico alberghiere) e negli esercizi extra-alberghieri (alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, B&B, campeggi e altro). Non vengono registrate le presenze nelle seconde case.
Occorre fare una precisazione anche sulla copertura delle presenze, ovvero sulla percentuale di esercizi aperti che comunica le presenze: è stata del 49,3% nel 2022 del 60,3% nel 2023. Il che autorizza a pensare che la flessione delle presenze sia più alta dello 0,7% certificato.
L’impegno di UniOlbia
UniOlbia continuerà a monitorare questi trend, offrendo analisi e approfondimenti per comprendere meglio le dinamiche del turismo in Sardegna e supportare strategie di sviluppo sostenibile per il futuro. Queste analisi fanno parte della missione di UniOlbia di "Lavorare per garantire i migliori corsi universitari a Olbia e offrire alle imprese e al territorio i professionisti del futuro".
Tra i corsi di laurea offerti, ci sono Economia e Management del Turismo dell'Università di Sassari (Uniss) e Ingegneria Navale dell'Università di Cagliari (UniCa), che formano figure professionali capaci di affrontare le sfide del settore turistico e marittimo. [g.p.]
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NOTE
*I dati analizzati da UniOlbia sono quelli di Istat (https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it/dw/categories/IT1,Z0700SER,1.0/SER_TOURISM/SER_TOURISM_RELATED_FILES), Sardegna Statistiche (https://www.sardegnastatistiche.it/argomenti/turismo/) e Ossevatorio del Turismo di Sardegna Turismo). La percentuale di copertura dei dati - ovvero la percentuale di strutture ricettive che hanno comunicato i dati di quelle aperte - è in media tra il 50 e il 60% per gli anni esaminati. Occorre precisare che i dati di Istat e Sardegna Statistiche coincidono, mentre quelli di Osservatorio del Turismo presentano valori maggiori.
**Ricerca effettuata il 27 agosto 2024 alle ore 18 su Google Trends con "Stati Uniti", "ultimi 30 giorni", "viaggi" e con "Italia" "ultimi 30 giorni", "viaggi"
*** Ricerca effettuata il 28 agosto 2024 alle ore 10.45
** Per Gallura intendiamo il territorio della rinata Provincia della Gallura di cui fanno parte i seguenti 26 Comuni: Aggius, Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d'Agultu e Vignola.